Tra tutti i borghi delle Cinque Terre, Monterosso è il primo che incontrerete se arrivate da Genova e l’ultimo arrivando da La Spezia. Quello più a ponente insomma.
Tra tutti e cinque è sicuramente il paese più accessibile, perché è circondato da un territorio più dolce e facilmente raggiungibile. Per chi non conosce le Cinque Terre un’ottima idea potrebbe quella di sfruttare Monterosso come punto di partenza strategico alla scoperta degli altri borghi. O, magari, lasciarlo per ultimo per godersi anche qualche giorno di vacanza all’insegna dell’abbronzatura e del relax in spiaggia.

Proprio questa semplicità di accesso ha reso Monterosso la cittadina più popolosa delle Cinque Terre ed anche quella con una più ampia offerta di locali, bar e ristoranti.

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Alcuni la ritengono la più viva e rinomata delle cinque. Di sicuro lo scrittore Eugenio Montale, che qui passò l’infanzia e molte estati della sua vita, volle celebrare la bellezza della natura di Monterosso in molte delle sue opere.

Ma com’è fatta Monterosso?

Monterosso è composta da una parte antica e da una parte più moderna, collegate insieme da un tunnel. Lungo il litorale della parte nuova c’è una bellissima spiaggia sabbiosa molto gettonata, la spiaggia di Fegina.

Poi naturalmente le coloratissime case-torri, i carruggi, gli scorci e la natura rigogliosa rendono Monterosso un borgo affascinante che merita una visita almeno una volta nella vita.



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Cosa Vedere a Monterosso

Anche se a Monterosso la vita di spiaggia è molto piacevole e la cena in un ristorantino sul mare è assolutamente imperdibile, vale la pena ritagliare mezza giornata alla scoperta del centro storico, tra i carruggi, alla scoperta di scorci autentici e dei monumenti più interessanti.

Chiesa di San Giovanni Battista

Una delle gemme storiche più affascinanti di Monterosso è senza dubbio la Chiesa di San Giovanni Battista. Situata nel cuore del centro storico del paese, questa chiesa è un baluardo della spiritualità e dell’arte, che affascina da secoli i visitatori grazie alla sua imponente architettura e al suo grande valore storico.

Erecta nel XIII secolo in stile gotico-ligure, la Chiesa di San Giovanni Battista è particolarmente nota per la sua facciata a strisce bianche e nere, una caratteristica comune nell’architettura religiosa ligure. Le strisce in marmo di Carrara e le scaglie di ardesia creano un meraviglioso effetto visivo di contrasto, rendendo questa chiesa facilmente riconoscibile.

L’ingresso della chiesa è sormontato da un bel rosone in marmo che risale al XIV secolo. Sul lato destro della chiesa, si erge un campanile a pianta quadrata che risale all’epoca della costruzione originaria del tempio.

L’interno della chiesa, a navata unica, conserva importanti opere d’arte. Tra queste, spiccano un crocifisso ligneo del XVII secolo e una pregiata pala d’altare del XVI secolo che raffigura la Madonna con il Bambino e i Santi, opera del pittore Andrea Semino.

La Statua del Gigante

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Conosciuta anche come “Il Gigante” o “Nettuno”, la Statua del Gigante è uno dei simboli più affascinanti e misteriosi di Monterosso. Questa meravigliosa opera architettonica, che rappresenta il dio del mare Nettuno, domina la scogliera dell’insenatura di Fegina, la parte più moderna del borgo.

Edificata all’inizio del XX secolo, la statua venne creata dall’architetto Francesco Levacher e dallo scultore Arrigo Minerbi. Pensata iniziale come supporto strutturale per la terrazza della villa che sovrasta, la statua del Gigante è alta oltre 14 metri e pesa circa 170 tonnellate. Nettuno, con il suo tridente e una conchiglia gigante, fu un tempo adornato di una terrazza danzante usata come luogo mondano per feste e ricevimenti.

Sfortunatamente, nel corso del tempo, la statua ha subito danni significativi a causa degli eventi bellici e delle intemperie. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, un bombardamento la ridusse parzialmente in rovina, facendo perdere a Nettuno entrambe le braccia, il tridente e la conchiglia gigante che sosteneva sulla spalla. Malgrado ciò, la statua rimane uno dei punti di interesse più affascinanti e fotografati di Monterosso.

Oggi, Il Gigante rappresenta un emblema del fascino unico delle Cinque Terre, una meta irrinunciabile per chiunque visiti il pittoresco borgo ligure. Con il suo sguardo rivolto verso il mare infinito, Nettuno continua a regnare in modo maestoso, simbolo di un passato glorioso e testimone silenzioso del trascorrere del tempo.

Semaforo di Punta Mesco

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Nascosto nella spettacolare cornice naturale del Parco delle Cinque Terre, si trova il Semaforo di Punta Mesco. Questa struttura isolata sorge sulla punta di Capo Mesco, il promontorio che chiude a ovest la baia delle Cinque Terre.

Il Semaforo venne costruito nel 1917 dalla Marina Militare Italiana con il fine di controllare il traffico marittimo sulla rotta Genova-La Spezia.

Prima dell’era della tecnologia avanzata, il semaforo serviva per trasmettere segnali visivi (segnali di bandiera durante il giorno, segnali luminosi durante la notte) alle navi che transitavano attraverso lo stretto di Mesco.

Il Semaforo rimase in funzione fino al 1976. Da allora la struttura è stata abbandonata, diventando un rifugio per gli appassionati di trekking che si avventurano lungo il sentiero che conduce al promontorio di Mesco.

Nonostante sia in uno stato di abbandono, il Semaforo di Punta Mesco è un luogo che offre uno dei panorami più belli della Liguria. Da qui, è possibile ammirare un panorama mozzafiato su tutto l’arco delle Cinque Terre, con la vista che spazia dal borgo di Monterosso fino alla punta di Portovenere.

La visita al Semaforo di Punta Mesco è un must per gli amanti della natura, della storia e delle escursioni. Il sentiero per raggiungerlo è immerso nel verde e circondato da fiori e piante tipiche della macchia mediterranea. Con un po’ di fortuna, è anche possibile avvistare l’aquila di mare, che nidifica nelle scogliere sottostanti.

Il Castello e Torre Aurora

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Situati nel suggestivo scenario del borgo ligure, Il Castello e Torre Aurora rappresentano importanti risorse storiche di Monterosso. Questi monumenti, ben conservati, portano con sé secoli di storia e segreti affascinanti.

Il Castello

Anche conosciuto come Castello dei Fieschi, il Castello di Monterosso risale al XIII secolo. Questo piccolo castello medioevale fu sede della potente famiglia Fieschi, una delle famiglie più influenti della Liguria in quel periodo. Nonostante le sue piccole dimensioni, il castello svolse un ruolo chiave nel proteggere il villaggio dagli attacchi dei pirati.

Il castello è costruito su un promontorio roccioso che domina il mare e offre una vista panoramica su tutto il borgo e sulla costa. Oggi, pur essendo privato, rimane un punto di interesse storico di Monterosso, e la sua silhouette caratterizza l’orizzonte del borgo.

Torre Aurora

Più avanti lungo la costa, troverete la Torre Aurora. Questa torre di avvistamento costruita nel XVI secolo serviva come parte delle fortificazioni difensive di Monterosso. La torre prende nome dall’Aurora, la dea dell’alba, una scelta ispirata dalla sua posizione privilegiata con vista sull’est che permette di ammirare l’alba sul mare.

A differenza del castello, la Torre Aurora è accessibile al pubblico. Al piano inferiore si trova un famoso ristorante, mentre la parte superiore è aperta per le visite. Dalla sua cima, è possibile godere di una vista spettacolare sulla baia delle Cinque Terre e sulle colline circostanti.

Convento dei frati cappuccini

Convento dei frati cappuccini, Monterosso

Nella parte più alta di Monterosso, affacciato sul Mar Ligure, si trova un tranquillo rifugio di storia e spiritualità: il Convento dei Frati Cappuccini. Risalente al XVII secolo, questo convento rappresenta un importante pezzo di storia religiosa della zona.

Sia l’interno che l’esterno del Convento rispecchiano la semplicità e l’umiltà dei Frati Cappuccini. La struttura è essenziale e raccolta, costruita in pietra locale. Accanto al convento si trova la piccola chiesa dedicata a San Francesco, anch’essa costruita in pietra, con una piccola navata unica dominata da un altare semplice ma grazioso.

All’interno del convento e della chiesa si trovano varie opere d’arte. Forse la più significativa è una croce dipinta attribuita al Van Dyke. Altre opere comprendono dipinti a olio e sculture di varie epoche, nonché vari manoscritti antichi conservati nella loro biblioteca.

Il Convento dei Frati Cappuccini è circondato da un piccolo giardino, in cui i frati coltivavano piante e alberi da frutta. Il giardino è un luogo idilliaco, sereno e silenzioso, che offre anche una vista panoramica sulla cittadina di Monterosso e il mare. A volte, si possono vedere i frati curare il giardino, raccogliere frutta o meditare.

I Frati Cappuccini del convento svolgono molteplici attività per la comunità locale. Questi includono servizi religiosi, preghiere, ritiri spirituali, e attività di volontariato. A volte, organizzano anche visite guidate e lezioni sulla storia del convento e della zona circostante.

Santuario di Nostra Signora di Soviore

Il Santuario di Nostra Signora di Soviore è un luogo di preghiera ricco di storia e spiritualità, situato in uno scenario naturale di rara bellezza nel territorio di Monterosso, nelle Cinque Terre. Risalente almeno al XI secolo, è considerato uno dei santuari mariani più antichi in Liguria.

Circondato da una rigogliosa vegetazione, il Santuario di Soviore sorge su un colle che domina la città di Monterosso. Benché le sue origini risalgano all’XI secolo, l’edificio ha subito vari rifacimenti e ampliamenti nel tempo. L’interno è formato da una sola navata, con affreschi d’epoca che decorano le pareti e il soffitto.

Il santuario è dedicato al culto della Madonna, precisamente alla Madonna di Soviore. Secondo la leggenda, l’immagine della Madonna sarebbe stata ritrovata miracolosamente in un tronco d’albero, e da allora fu venerata in questo luogo. Il quadro originale (una Madonna con il Bambino) è esposto sull’altare principale e vanta una grande devozione da parte dei pellegrini.

Il Santuario offre anche possibilità di pernottamento per i pellegrini, disponendo di camere e un piccolo ristorante che serve piatti tradizionali liguri, preparati con ingredienti semplici ma saporiti della regione.

Villa Montale

Tra le ville sopravvissute c’è la «pagoda giallognola», quella dove soggiornava Eugenio Montale, futuro Premio Nobel per la letteratura, che qui veniva in vacanza già dall’infanzia. Dal 2015 esiste un parco letterario dedicato al grande poeta: per ora è più virtuale che reale, ma di tanto in tanto è possibile seguire le escursioni organizzate per ritrovare il passaggio di Montale, intuire gli angoli e gli scorci che l’hanno ispirato, ascoltare le letture dei suoi versi.

Spiagge di Monterosso

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Monterosso, uno dei cinque pittoreschi borghi delle Cinque Terre in Liguria, è famoso per le sue spiagge, le più estese tra tutti i borghi. Offrendo una combinazione unica di bellezze naturali e comodità, le spiagge di Monterosso rappresentano una destinazione ideale per chi cerca un’esperienza balneare di alta qualità.

Spiaggia di Fegina

La spiaggia di Fegina è la più grande e la più conosciuta di Monterosso. Si trova nella parte nuova del paese, facilmente accessibile dalla stazione ferroviaria. Questa spiaggia di sabbia è molto amata sia da turisti che da locali, grazie ai suoi ampi spazi e alle attrezzature disponibili, come lettini, ombrelloni e cabine. Qui si trova anche la famosa statua del Gigante, una scultura di cemento di 14 metri raffigurante Nettuno, dio del mare.

Spiaggia del Centro Storico

La spiaggia del centro storico, che si estende davanti all’antica parte del borgo, è un’altra opzione popolare. Questa spiaggia presenta una combinazione di sabbia e ciottoli e offre una vista mozzafiato sul borgo antico e sul castello. Sebbene meno attrezzata della spiaggia di Fegina, è particolarmente amata per la sua atmosfera autentica.

Le spiagge finiscono dove inizia la passeggiata verso Manarola, il famoso “Sentiero Azzurro“, che poi tra Manarola e Riomaggiore è noto come la “Via dell’Amore.

Per chi preferisce una spiaggia più riservata, ci sono numerose piccole calette lungo la costa nei dintorni di Monterosso. Alcune di queste sono raggiungibili solo via mare, garantendo quindi un’esperienza balneare più tranquilla e riservata. Ricordate di portare tutto il necessario, poiché queste spiagge di solito non offrono servizi.

Che tu cerchi una comoda spiaggia attrezzata per una giornata di relax al sole, o un angolo tranquillo di costa dove goderti il mare in pace, le spiagge di Monterosso hanno qualcosa da offrire a tutti. Con le loro acque cristalline e le loro viste mozzafiato, formano un vero paradiso per gli amanti del mare.

Dove dormire a Monterosso

A Monterosso troverete la più ampia scelta di soluzioni dove pernottare tra cui appartamenti, B&B e qualche hotel di fascia media: Hotel a Monterosso

È possibile scegliere tra la zona di Fegina, per chi ha intenzione di passare molto tempo in spiaggia, o la zona del centro storico che ha un’atmosfera molto più romantica.

Molti alloggi offrono splendide viste sul mare, mentre altri sono nascosti in angoli più tranquilli del borgo. Se preferisci un’esperienza più autentica, esistono anche numerose opzioni di affitto per appartamenti, ideali se prevedi una permanenza più lunga o se viaggi in gruppo.

Come in tutte le Cinque Terre il prezzi per gli alloggi non sono economici e le soluzioni con il miglior rapporto qualità-prezzo vanno a ruba. Anche qui il consiglio è quello di pianificare per tempo la vostra vacanza e prenotare il prima possibile!



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Come arrivare a Monterosso

Come per tutti i Borghi delle Cinque Terre il mezzo più comodo ed economico per raggiungere Monterosso è il treno. La stazione di Monterosso si trova nella parte nuova della città ed è sulla linea Genova-La Spezia dove passano treni praticamente ogni 20 minuti, soprattutto durante la stagione estiva dove prendono servizio anche i treni della linea 5Terre Express. Dalla stazione si raggiunge il centro di Monterosso in circa 10 minuti a piedi oppure con il bus urbano che passa piuttosto spesso.

Se invece optate per l’auto per arrivare a Monterosso la strada migliore è prendere l’autostrada A12, uscire a Carrodano e seguire per Levanto. Una volta lì continuare seguendo le indicazioni per Monterosso.

Questo percorso è diverso rispetto alla strada provinciale litoranea delle Cinque Terre che si percorre per raggiungere gli altri borghi. Anche se è leggermente più lungo eviterete però curve impegnative e punti complicati da percorrere.

I parcheggi a Monterosso non sono molti ma sono in centro. I migliori sono il parcheggio di Loreto, nella parte storica e il parcheggio di Fegina nella parte moderna, entrambi a pagamento 24h al giorno.

Fotografie di Monterosso

Località nei dintorni

Vernazza

Distanza: 3 km

Corniglia

Distanza: 5 km

Manarola

Distanza: 8 km

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